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assorbono colle foglie, e colla corteccia, un’aria vera pura, e deflogisticata, che tramandano fuori (il che per parentesi, mostra quanto salubre sia l’abitazione in mezzo alle piante, soleggiate però e ventilate): tramandano, dico, l’aria pura di fuori, e si ritengono il flogistico fonte della vita materiale.

31. Quì dunque ho fatto riflesso, che l’animale, quanto all’economia della vegetazione, non differisce guari dalle piante. Gli alimenti, che prendiamo, per mezzo della digestione nello stomaco, e negl’intestini, svíluppano quantità grande d’aria fissa. L’aria fissa, come pare da tutti riconosciuto, non è altro, che una data combinazione d’aria pura col flogistico. Or l’aria fissa, sviluppata più o meno da tutti gli alimenti viene assorbita dai vasi inalanti degl’intestini, o sola, o col chilo: passando, e circolando ne’ vasi, si decompone, come nelle piante, ne’ due suoi componenti, l’aria pura, ed il flogistico; l’aria si disperde, come dalle piante: il flogistico resta nel sangue, genera il calore latente, indi il sensibile, e stabilisce la forza della vita, ch’è il calore. Ora le giovani persone, che hanno i meati aperti assorbono quest’aria fissa in copia, e con essa il flogistico,

Tom. IV. Q