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238 osservazioni,

vivi, in un ambiente caldo, generano freddo dentro di loro: non par questa una vera Antiperistasi? Sopra tal soggetto puossi vedere una bella Memoria del Sig. Cravvford, il celebre illustratore del Calor latente de’ Corpi, nel Volume ultimo, ch’io abbia veduto, delle Transazioni (1781, Pag. 11.) . Credo già tradotta in Italiano questa bella Memoria.

27. Occasione a questa ricerca porsero le famose sperienze del Signor Fordyce, ’e di altri, i quali in istuffe sforzate si esposero senza patir pregiudizio di salute ad un calore prodigioso; sino a 260 di Fahrenheit, tanto più grande di quello dell’acqua bollente; l’interno calore del sangue conservando frattanto all’incirca il calor naturale di gradi 95. Posesi prima il Signor Crawford a verificare i fatti. Presa una rana viva, ed una rana morta, e tenendole amendue nel medesimo ambiente caldo, tanto dell’aria, che dell’acqua p. e. a gradi 100, la rana viva sempre trovavasi più fredda della rana morta. P. E. se la rana morta mostrava gradi 70, la viva non ne aveva che 67. Questo vuol dire, che la rana viva generava freddo. Immerso un Cane nell’acqua assai calda per molti minuti, sempre marcò 4 gradi di minor caldo, che l’acqua;