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lora nelle nuvole più basse a guisa di sorbetti, o gelati artifiziali, ove altro non si fa che un’evocazione di calore, o sia di fuoco, dal corpo che si gela, in quello che si disgela, senza parlar di qualche coagolo salino, che potrebbe avervi parte.

23. Parlando di refrigerare il caldo, in apparenza, una folla di fenomeni si presentano. I Viaggiatori traversando i Deserti dell’Asia, e dell’Affrica, i Naviganti nei Mari d’India, e della Torrida, appiccano quelli a’ Cammelli, questi agli alberi de’ bastimenti, gli otri, i fiaschi, e barili, circondandoli di canevaccj o straccj bagnati: così esposti al vento, ed al Sole, i suddetti otri, fiaschi, e barili, mentre si vanno asciugando, si rinfrescano, e sempre più, replicando l’operazione. Questa bella operazione di Antiperistasi dipende da questo solo, che i vapori volando via, seco asportano il fuoco, o il caldo, e con ciò lasciano il freddo, che non è altro, che un caldo minorato. Si conosce già l’affinità, o amicizia del fuoco all’acqua, contro la volgar opinione. Il fuoco s’attacca all’acqua, segue l’acqua, spezialmente ridotta in vapori, e per questo appunto l’acqua estingue il fuoco, perchè il