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pietrosi, forse gli stessi pavimenti delle grandi Città possono contribuirvi coll’impedire la detta traspirazione. Ma parlando del Freddo, e del Caldo, il Sig. Hales, nell’Appendice al suo Trattato dell’Aria, reca questa curiosa osservazione, ch’è la XIII, ed ultima. Li 24 Novembre 1731, essendo la Notte caduta un poco di Neve, la mattina, avanti Mezzodì, si trovò quasi tutta disciolta, eccetto che in varj luoghi d’un Portico, sotto i quali erano stati per lo scolo dell’acque scavati de’ Canali, poi ricoperti di terra, ed anche dove passavano tubi di legno, benchè profondi tre, o quattro piedi. Dice il Signor Hales, che questi condotti interrompono il calore della terra, che scioglie la Neve da poter penetrare sino alla superficie. Ma la cagione più diretta, e più vera pare questa, che i Canali restano umidi, e l’umido assorbe il fuoco, come dopo avremo occasione di meglio spiegare. Il Caldo dunque seguendo piuttosto la via dell’umido, o sia la direzione de’ Canali stessi, distoglie dal penetrare la terra sovraposta. In fatti si vedrà sempre quel tratto di strada, o di terra, che giace sopra un luogo vuoto, anche selciato, più umido, o più

Tom. IV. P