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gragnuola, venti, ed anche terremoto l’ultimo del Mese, il quale fu preceduto, e susseguito da orribile vento, cessato in quel momento, con notabile salto del Barometro. In Giugno il giorno di S. Pietro verso l’ora del Mezzodì fu un Uragano esteso dal Bresciano al Friuli, e dall’Alpi al Pò, misto di grandine, e di neve; strappò alberi, prostese e scoprì case, portò in aria le crocette del frumento; il Lago di Garda non si vide mai in tanta furia, nè v’era memoria, che le sue onde arrivassero così alte; vidersi tutte l’Alpi coperte di neve, e gragnuola; anche il giorno seguente si vide cadere vera neve in Treviso; aveano preceduto dei venti brugianti.

Anche il Luglio fu infestato da temporali, con saette micidiali, con turbini, e con gragnuole. Alli primi di Agosto si sentì tre volte il tremuoto, e non mancò poi di temporali. Il Settembre, l’Ottobre, i primi di Novembre (con Terremoti in Toscana) furono regalati dalle sopraddette pioggie, e fiumane. Per queste pioggie nel Vicentino, Comunità di Recoaro, sul torrente d’Agno, cadde, e sdrucciolò un monticello intiero, rovinando varie case. Acqua alta in Venezia,