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e notizie ec. 17

tale specie. Non so cosa pensare dei Pesci, dei quali ne perì quantità secondo la Nota del Sig: Giuseppe Vianello di Chiozza, colla quale termina il suo Giornale di osservazione, e con cui terminerò questo:

Ai primi del corrente Mese (Decembre) incominciarono burrascosi tempi, che continuando cagionarono, massime alla fine del Mese, un gelo, di cui, fuori di quello del 1709, non se ne ha memoria simile. Gelano tutti i Canali della Città (di Chiozza, cosi in Venezia): gela tutta la Laguna sino a Brondolo, con ghiaccio tale che vi camminano sopra le persone senza il menomo timore . Gela, pure la parte della Laguna di Pelestrina, sicchè è tolta la Navigazione a Venezia. Gelano i vicini Fiumi, Brenta, Adige, Pò, su quali si va francamente a piedi, a cavallo, coi carri. Il Taglio della Mira, ove si conservano i Burchj dell’Anguille, che nel 1709 si dice non gelato, agghiacciò in quest’anno per modo che a centinaja perirono le corbe dell’Anguille medesime . Per le Valli pure (le Paludi) s’ebbe considerabilissima quantità di Pesce morto. ma a queste parti il freddo eccedette li 12. gradi,

Tom. III. B