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e notizie ec. | 171 |
una prova manifesta della forza, e del buon servizio dei Conduttori, piuttosto che un motivo per abbandonarli?
I dubbj poi, che il dotto Gentiluomo promuove sulla teoria dell’elettricità, relativa a questo punto, non meno che gli esempj ch’Egli andò raccogliendo di alcuni edificj armati, percossi dal Fulmine, credo che sieno stati prevenuti, e spiegati abbastanza nelle mie Memorie sui Conduttori. Sicchè sopra di questi dubbj, ed esempj non ho altro d’aggiungere. Faccio solamente pochi riflessi.
1.° E non è ella una specie d’ingiustizia, il tacere tanti altri esempj di Fulmini trasmessi dai Conduttori felicemente senza lesione delle Fabbriche? Come quello della Specola di Padova; quelli dei Campanili di Padernello, e di Trivigion replicati; quel famoso della Torre di Siena (Vol. VII di quell’Accademia), quel parlante di S. Francesco della Vigna; tante Fabbriche finalmente, le quali, avanti il presidio dei Conduttori erano sovente visitate da’ Fulmini, e dopo, coll’ajuto di Dio se ne sono preservate? Non parlerò dei Conduttori che si dicono levati nel paese di Ginevra; io non li ho veduti; non saranno da stupire, con tanto ca-