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e notizie ec. 135

eccasione a qualche piccola riflessione, ed illustrazione nuova.

E prima anche conviene rinnovare la protesta tante volte fatta, che noi non intendiamo di dare circoli, o ritorni esatti, e fedelissimi delle stagioni: e come mai potrebbe questo sperarsi in una complicazione di tanti elementi, di tante cause che debbono concorrere a produr le Meteore? Abbiamo invero le due potenti cause del Sole, e della Luna, quello attivo per la sua gran massa, questa per la vicinanza; ma prescindendo dall’intervento degli altri Pianeti, che non mancano di esercitare la loro operazione sulla Terra, e sull’atmosfera, bisogna sempre pensare che abbiamo un Pianeta presentaneo, il più efficace, il più potente di tutti, ch’è la Terra istessa, la quale colle fermentazioni del suo gran corpo, innonda l’atmosfera di aliti, e di vapori, e tramanda quei moti, e quegli spiriti che destano sopra tutto i venti, che sono i gran rettori di tutto il Regno Meteorologico. Questa prepotente causa terrena, basta sola a rendere incerta ogni predizione di Pioggie, di venti, di caldi, di freddi, di asciutti, e d’ogni altra aerea costituzione di tempo.

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