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e notizie ec. 131

sione della materia, o massa degli atomi, abbia impresso originalmente quel moto che conviene alla vera idea della sostanza, e di questo moto sparsi indefiniti centri ha indefinitamente variate distanze piccole, o grandi tra loro, facilmente s’intenderà l’accozzamento degli atomi, delle molecole, delle successive maggiori masse, finalmente de’ corpi sensibili, ed il loro moto inflesso, a cagione degl’infiniti loro scambievoli scontri, ed urti: dal che deve risultare, quel sistema curvilineo, che in effetto si vede regnare in tutta la natura corporea. E’ questo lo spirito della Filosofia Cartesiana, che appaga la mente, e che se mai riuscisce di spiegare in essa i Fenomeni de’ Moți Celesti, e le Leggi delle apparenti attrazioni prodotte dalle circumpulsioni degli elementi, meriterebbe senza dubbio d’esser preferita all’Inglese che sempre offende per il sospetto che lascia della qualità occulta. Il Leibnizio, il Bernoulli, e tra gli altri ultimamente il Sig. Le Sage di Ginevra, come c’istruisce il Sig. de Luc. (Lettere in Rozier) hanno fatto dei nobili tentativi per tale intento; chi sa che qualche elevato ingegno non ci riesca?

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