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briche in avanti continuamente fulminate, e che dopo l’applicazione dei Conduttori, sono state preservate, parla chiaramente; nè qui occorre ripetere le apologie, le dichiarazioni, le teorie, le pratiche citate sopra, e sparse in tanti libri.
Ma qui escono alcuni, poco informati dell’une, e dell’altre, con cavillose obbiezioni, compatibili per altro, partendo da fatti apparenti: dicono, che qualche edifizio, armato di Conduttore venne nonnostante bravamente fulminato. Tra questi fatti fece ultimamente gran romore il fulmine che colpì il Palazzo di S. E. Sig. Giovanni Co: Gritti, nella sua Villa di Visnadel, cinque miglia sopra Treviso1. Era stato questo Palazzo
- ↑ Io mi sono trovato più d’una volta in varj luoghi del Territorio Trevigiano al di là del Sile verso li Monti, in tempo di temporali, e di tuoni. Questi mi parvero sempre più frequenti, più cupi, più forti, che in altri paesi; è descritta nei Volumi della nostra Accademia T. 3. pag. 194. la prodigiosa fulminazione successa il giorno 21 Aprile 1786 coll’eccidio contemporaneo di tanti Campanili, Chiese, ferite, e morti di tante persone; tanto che indusse il provvido Governo a comandare l’accennata pratica dei Conduttori. Questo stesso è il Paese in cui sorgono tratto tratto quei prodigiosi fuochi incendiarj delle abitazioni, il che è succeduto due volte almeno, in questo secolo, nei distretti di Castelfranco, Asolo, Bassano, nominatamente nelle Ville di Rossano, Godego, Loria, ed