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due Sicilie) furono, come dissi, insolite nevi con ghiacci, e rigori estremi: anche questo fluisce naturalmente nella nostra etiologia. I venti Maestrali, diretti a quelle regioni, dopo di avere scoppata per così dire l’Europa, o incontrando Montagne, o indeboliti dal lungo corso, e stanchi di portar tanta materia di vapori, e di sali, l’aria saturata all’estremo dovendo in fine, come in ogni mestruo, rigettare la materia disciolta, dovendo finalmente scaricarsi in qualche luogo; toccò alla Tracia, ed Asia ricevere questa massa frigido-acquea; e come depone un fiume alle foci i monti di arena, così i venti nostri scaricarono quei monti di neve, che seppellirono quelle Provincie. I miei lumi, che conosco quanto sono scarsi, non mi suggeriscono cosa di meglio per ispiegare il sistema generale di questa stagione. Il dotto Monaco Silvestrino di Roma D. Callisto Beringieri, darà un discorso sull’istesso argomento, che forse conterrà riflessi più buoni1.


  1. Combinando il vento Maestrale, che ha regnato nell’Inverno, colle Aurore Boreali, e tanti altri fuochi, col tepore nei Paesi del Nord verso Maestro (alla qual parte