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ed erano per rinnovarsi le tragedie dell’anno 1709 se la Provvidenza non mandava un forte scirocco, il quale strusse, sebbene a stento, e con molti giorni l’immensa neve caduta; e non ostante sopravvenuto quel primo gelo ad un grandissimo umido, che avea gonfiato la Terra, e le Piante, molte di queste ne perirono, e quasi tutte patirono assai. Le Viti particolarmente, combinandosi certi Venti urenti di Greco alla fine di Febbrajo, nelle pianure aperte, o perirono, o restarono ferme, a tal segno, che la vendemmia in alcuni luoghi mancò affatto, riuscì scarsissima dappertutto, ed in pieno non si può valutare la decima parte dell’ordinario.

Il Frumento fu scarso, pieno di zizania, e generalmente infetto della volpe, o del carbone. Il Formentone, o Gran Turco, non fece la metà, e non si maturò, e tutto questo a cagione, che continuò sempre la Stagione umida, e fresca, essendo quasi che mancata la State; quindi anche infelicissimi i secondi Raccolti. Le Acque dell’Autunno si veggono ancora, e tutto questo conforme agli anni precedenti del Ciclo delle 223 Lune.