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Società Palatina, ed in quelli di Bologna inserì una lunga Memoria sul Calor Lunare dedotto dalle Osservazioni Termometriche, e da quella spezialmente della maggiore elevazione del Mercurio intorno al Plenilunio, che intorno al Novilunio. Nè contento dell’emanazione del calore da quel pianeta, gli dà ancora la forza di accrescerlo per l’attrazione, che egli, ed il Sole esercitano sopra i corpi terrestri, onde ne nasce l’agitazione dell’Oceano, e dell’atmosfera, e per conseguenza una maggior leggerezza de’ corpi medesimi, che facilita l’esalazioni dell’acqua, della terra, e del calor latente. Non sol dal Termometro, ma anche dal Barometro credè di potere cavar prove da convincere la forza del la Luna sull’ammosfera; argomento che trattò copiosamente in una Memoria inserita negli Atti dell’Accademia di Berlino, a cui era ascritto. Ma se come osservò il Bouguer la luce della Luna è trecento mila volte più languida di quella del Sole, non dovrà egli essere minimo il calore, che da lei a noi deriva? E se le forze del la Luna e del Sole nel muover l’aria non producono che certe oscillazioni simili a quelle che si fanno nel mare, e alle quali