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142 osservazioni,


14. Nell’anno 874. della nostra Era, asprissimo e lunghissimo fu l’Inverno: una neve smisurata cadde dal 1. Nov. sino all’Equinozio di Primavera senza intermissione; laonde molti uomini, ed animali morirono di freddo particolarmente in Germania. E, 18. anni dopo, nel 892, fu pure l’Inverno straordinariamente lungo, in modo, che in Marzo per 5. giorni stette la neve alta un piede sopra la terra; indi, morte le viti, gran penuria di vino, e morirono quasi tutte le pecore, e le api (Lancil.)

15. Ho queste descrizioni particolarmente dal P. Lancilotto, che per lo più cita i suoi Autori, e solamente manca di garante nel seguente Inverno 991, in cui ve n’era più di bisogno (99 anni dopo l’ora descritto). Crudelissimo Inverno, dice, travagliò il mondo; cioè, dal principio di Nov. sino al Maggio; ed eccettuate poche giornate di mezzo tepide, sino a Luglio, nel qual mese (ecco l’incredibile) s’agghiacciarono gli stagni, ed i fiumi, e si seccarono gli Alberi, e le biade, alle quali cose seguì fame, e peste (e ciò sarebbe molto naturale); mercecchè Papa Gregorio XIII commutò gli anni, e confuse le stagioni. Cosa ha a che far quì Pa-