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e notizie ec. 141

za dell’Epoche nel principio dell’anno, come in Venezia si comincia a datare l’anno nuovo a Marzo; e questa diversità molto più s’incontra negli antichi tempi; p. e. l’istesso Inverno da un Autore si dice dell’anno 859. da un altro del 860. non nego però che possano succedersi immediatamente due Inverni insigni, e questo è anche molto naturale, che uno sia preparazione, o residuo dell’altro, come 1767, e 68. Inoltre quella posizione, o combinazione di circostanze, ch’io penso influire sopra gl’Inverni, si verifica benissimo per due annate consecutive, come degli anni piovosi.

12. Credo non sarà discaro d’intendere la descrizione di qualcheduno di quest’Inverni segnati nella Cronaca: varj ne descrissi altrove (Sag. Met. P. II. ar. IX).

13. Avanti la nostra era Volgare non ne trovo, che uno, che dal Sig. Kraffa si fa il 177. A. C. e col Cassini si deve numerare 176. Non so se sia quello indicato da S. Agostino (3. Civ. c. 27.), o quel di Livio (D. s. L. 5.) anno insigne per l’Inverno gelido, e nevoso, in modo, che le strade furono chiuse a Roma per 40. giorni, ed il Tevere non potè navigarsi.