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i fronti insieme. Certo vi ha in ciò anche una questione di cannoni e di munizioni. Gli uomini chiaroveggenti, fin dai primi giorni della guerra, hanno compreso che il numero ed il rinnovamento continuo dei cannoni e la produzione illimitata delle munizioni ne costituisce il fattore forse decisivo, certo il più importante. Ciò è stato compreso in Francia dove si può dire con fierezza aver risoluto il formidabile problema. Bisogna assolutamente che dappertutto non solo si raddoppino ma si centuplichino gli sforzi prendendo ad esempio lo sforzo ammirevole della Francia. Io non dirò che la vittoria è a questo prezzo, poichè in ogni caso la nostra fiducia nella vittoria finale deve essere incrollabile. Ma la fiducia non deve essere mistica o contemplativa; deve essere integrata dall’azione che non si affievolisce un istante solo, che non si arresta mai. Poichè se dobbiamo pensare a por fine alla guerra mediante la vittoria, non dobbiamo nulla trascurare per conseguirla al più presto possibile. Noi abbiamo detto e ripeteremo sempre che quale sia la durata della guerra noi la proseguiremo fino alla fine, ma sarebbe davvero incoscienza e spensieratezza colpevole dire che è indifferente che la guerra sia più o