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dei desideri dell’Austria e di far firmare alla Serbia la dichiarazione del 18 marzo 1909 e tutti sanno con quali propositi pacifici e conciliati l’Inghilterra dopo le guerre balcaniche ha presieduto la conferenza di Londra.
Il 20 novembre 1913 il conte Berchtold del quale il barone Burian finge di non ricordarsi, ha reso omaggio ad essa con le seguenti parole: «La politica estera dell’Inghilterra proseguita con rigorosa obiettività ha sensibilmente contribuito ad eliminare le numerose difficoltà della situazione senza produrre serio malcontento da parte delle Potenze interessate».
E quanto alla Russia, senza rimontare ai tempi già lontani del patto dì Mürzsteg che fu il riconoscimento da parte dell’Austria dell’interesse della Russia nei Balcani, senza ricordare che nel 1908 il conte Aehrenthal diceva a proposito delle questioni balcaniche: «Si sa a Pietroburgo che noi abbiamo una conoscenza perfetta degli interessi e dei desideri della Russia». Io citerò la dichiarazione più recente del conte Berchtold alla fine del 1913: «L’evoluzione della situazione nei Balcani ha eliminato molti motivi di malinteso fra l’Austria-Ungheria e la Russia e non soltanto ha diminuito le occasioni