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terra: «La Serbia riconosce che essa non è stata colpita nei suoi diritti dal fatto compiuto creato in Bosnia-Erzegovina e quindi essa si conformerà alle decisioni delle Potenze circa l’art. 25 del trattato di Berlino. Accettando i consigli delle grandi Potenze la Serbia si impegna da questo momento ad abbandonare l’attitudine di protesta e di opposizione assunta verso l’annessione dall’autunno scorso e si impegna inoltre a cambiare l’indirizzo della sua politica attuale verso l’Austria-Ungheria per vivere con quest’ultima come una buona vicina. In conformità di queste dichiarazioni e fiduciosa delle intenzioni pacifiche dell’Austria-Ungberia, la Serbia ricondurrà il suo esercito allo stato della primavera del 1908, in ciò che concerne la sua organizzazione, la sua dislocazione ed il suo effettivo».

Quest’intervento dell’Inghilterra presso la Serbia è la confutazione perentoria del discorso letto qualche giorno fa a Budapest dal Conte Tisza in nome del Barone Burian.

Perchè l’Austria, che ha domandato essa stessa l’intervento delle Potenze presso la Serbia fremente del 1908, ha rifiutato di conversare con esse circa la sua disputa con la Serbia umile