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L’Austria e l’Italia
Io non voglio moltiplicare le citazioni: ma si rileggano tutti i discorsi del conte Aehrenthal e del conte Berchtold, e si troverà sempre ripetuto, fino al punto di divenire monotono, lo stesso leit motif: pace, equilibrio, disinteresse territoriale. Questo savio programma d’equilibrio, di disinteresse territoriale e di pace, costituiva la base dei rapporti fra l’Austria e l’Italia. Il giorno in cui all’improvviso lo ha bruscamente lacerato, rinnegando le sue dichiarazioni e le promesse e svelando le sue trame segrete, essa ha lacerato al tempo stesso l’alleanza con l’Italia. Si è fatto molto chiasso in Austria sul preteso tradimento dell’Italia e sulla conversione alla guerra degli uomini che avevano praticato la politica dell’alleanza. Ma è facile dimostrare che non ci sono stati nè tradimenti, nè conversioni. Noi eravamo con l’Austria per la pace, per l’equilibrio nell’Adriatico, per il rispetto dell’indipendenza e dell’integrità degli Stati balcanici, e noi siamo rimasti fedelmente con essa fino al momento nel quale essa stessa, abbandonando quel programma, ci ha costretti di cercarne altrove l’attuazione.