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AL TOMO IX DELLA PRIMA EDIZIONE VII piii tenero suo successore , per sollevarla a tal perfezione, che omai si debba temere di vederla decader nuovamente. E poichè si è qui fatta menzione della poesia , essa può certo gloriarsi di aver riparato interamente il torto che il capriccio e I1 irregolar fantasia di molti poeti del secolo precedente le avean recato. E quando si ricorderanno i nomi de’ Manfredi, de’ Rolli, degli Ercolani, de’ Zanotti, de’ Ceva, de’ Lazzarini, de’ Martelli , de’ Lorenzini , de’ Conti, de’ Frugoni , si dovrà confessare per avventura che se questa età non può contrapporre un numero di poeti uguali a quello che fiorì nel secolo xvi, essa ne ha avuti non pochi che in vivacità d’immagini, in forza di sentimenti e in robustezza di stile non soffrono di rimanersi addietro ad alcuno. Lo studio della lingua greca , quello delle antichità, e quel della storia, e tutte le parti dell’amena letteratura, quanto hanno acquistato di ornamento e di luce dalle opere di Anton INI uria Salvini, uomo nella lingua e nell’ crudizion greca dottissimo , del P. Odoardo Corsini, uno de’ più benemeriti e de’ più giudiziosi illustratori delle antichità greche e delle latine , di monsig. Filippo della Torre , a cui pur tanto dee questa classe d’erudizione, di monsig. Gian Vincenzo Luechesini elegante scrittore di storia latina e non meno elegante traduttore di Demostene, dei Cardinal Corradini e del P. Rocco Giuseppe Volpi, da’ quali abbiamo avuta la tanto pregiata opera sulle Antichità del Lazio, di monsignor. Fontanini, dei canonico Giovanni Checcozzi, di Giammario Crescimbeni, dell’arciprete Baruffaldi, del marchese Orsini, e di tanti altri scrittori, i cui nomi soli potrebbonci occupare non poco! Che se da questi piacevoli studi facciam passeggio ai più gravi, qual nuovo e vasto campo ci si aprirebbe a correre, e quali oggetti gloriosi all’Italia ci si offrirebbero agli occhi! I due pontefici che hanno aperta e chiusa la prima metà del secolo , Clemente XI, io dico , e benedetto XIV, con quali elogi dovrebbon esser esaltati! il primo uomo dottissimo nella lingua greca, coltivatore indefesso degli studi d’ogni maniera, anche fra le gravissime occupazioni de’ ministeri prima del pontificato affidatigli , autore di un grati numero di TlRABOSUU, Voi XV. a