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PREFAZIONE

AL TOMO IX DELLA PRIMA EDIZIONE1


Quali ragioni mi abbiano determinato a non entrar nella Storia della Letteratura del nostro corrente secolo, già si è per me accennato nella prefazione al tomo viii di questa mia opera, nè fa bisogno di qui ripeterle, o di svolgerle più lungamente. Ampio e luminoso argomento sarà al certo, per chi vorrà a tempo opportuno trattarlo, lo stato della letteratura italiana ne’ primi cinquant’anni di questo secolo, per accennar questi soltanto, senza innoltrarsi negli altri a noi troppo vicini. Se altri nel corso di quegli anni non avesse ad additare l’Italia che un Muratori e un Maffei, non potrebb’ella di essi soli andar lieta e superba? Se la storia di tante città italiane ha cominciato ad uscir dalle tenebre, fra le quali era stata in addietro involta, per mezzo di antiche Cronache rozze quanto allo stile, ma schiette e veridiche ne’ loro racconti, disotterrate dalla polvere in cui giaceano; se una innumerabil serie di autentici documenti, racchiusi prima inutilmente e condannati a imputridir negli archivi, ha veduta la luce; se le rivoluzioni, i costumi, le leggi de’ bassi tempi si son finalmente conosciuti per modo che poco più resta a scoprirne; se la storia della più antica fra le famiglie regnanti d’Italia, libera dalle favole da cui l’ignoranza e la credulità de’ secoli precedenti l’avea ingombrata, è stata posta nel vero suo lume, per tacere di tante altre opere di tanti diversi argomenti da lui

  1. Il tomo ix della prima edizione, a cui questa Prefazione fu premessa, conteneva le Giunte e le Correziuni a tutti i tomi precedenti. Queste insieme con più altre sono state ora inserite a’ loro luoghi opportuni; e perciò si dà qui questa Prefazione, perchè nulla manchi a questa edizione di ciò ch’era nella prima (Nota alla seconda edizione di Modena).