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9^4 Le annotazioni di V. P. reverendissima sono comunemente dirette a ridurmi sul buon sentiero, da cui spesso ella mi scorge infelicemente traviare. Ma in una a pag. 315 ella mi onora troppo più ch’io non avrei osato sperare. Io avea accennate le eroiche virtù del Cardinal Beltannino. L’autore, dice ella, qui espone i privati suoi sentimenti intorno alla eroicità delle virtù del V. Bellarmino. E chi sono io mai che ardisca di esporre su un tale argomento i privati miei sentimenti? No, Padre reverendissimo, non sono i miei, ma sono i sentimenti di que’ quattordici cardinali con lui vissuti e da me qui accennati, sono le deposizioni di tanti testimonii , sono gli atti per la causa introdotta della sua Beatificazione; questi sono, e non il privato mio sentimento, eli1 io ho citati per pruova delle virtù del Bellarmino. E poichè ella aggiugne che del rimanente si rimette a’ decreti di Urbano VIII, e a ciò che sarà circa le virtù medesime dichiarato dalla sacra Congregazione de’ Riti e dalla santa Sede apostolica , mi compiaccio di farle sapere che due volte già la Congregazione de’ Riti ha deciso in favore dell’eroicità delle virtù del Bellarmino; la prima con pienezza di voti nel 1675; la seconda non con pienezza, ma con pluralità di voti nel 1677, come potrà vedere nell’ultima relazione del Cardinal Cavalchini, benchè la santa Sede per altre ragioni estrinseche non abbia creduto opportuno il pronunciar sopra esse un formale decreto. V. P. reverendissima mi onora nuovamente a pag. 378, ove colf autorità dei suo prediletto