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9°8 « (trattenete, vi prego, le risa , non sia che se « ne accorga qualche Spagnuolo); ma ossei« vate eh’io dico che hanno avuti questi fa«* mosi scolastici in forza di quelle sottigliezze « a cui sono portati quasi per effetto di clima. « Aggiungete, aggiungete... Ma queste aggiunte « potrete farle dopo pubblicata la seconda parte « del Saggio dell’abate Lampillas, dove trove« rete nuove ragioni che vieppiù vi assicure« ranno della mia parzialità verso la letteratura « spaglinola ». Giudichi adesso il pubblico imparziale, se questa ultima accusa ch’ei m’intenta, sia più soda e ben fondata di quello che trovate abbia le precedenti. In essa può osservare che il sig. abate Tiraboschi vuol farsi un gran merito verso la nazione spagnuola per le piccole lodi date ad alcuni de’ nostri autori, mentre dissimula l’ingiusta ed esorbitante critica con cui da lui vengono screditati. Può osservare la franchezza con cui il sig. abate vuol fargli credere ch’egli si sia mostrato profuso, anzi che scarso in lodare la nostra letteratura; e con ciò dargli ad intendere che poteva egli bene, senza mancare alla giustizia, e meno lodarla e biasimarla di più. Può finalmente osservare che da me non sono state dissimulate nel mio Saggio queste magnifiche lodi di cui egli si vanta (i). (i) Io non fo altra risposta a questa lunga diceria dell’abate Lampillas, riguardo alla quarta accusa da me datagli, se non col pregare chi legge. a osservare e confrontare ciò che io ho detto con ciò eli’ ei ini ha risposto; e a decidere se meglio sia fondata la mia accusa, o la sita apologia.