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SqS ha scritto contro alcuni autori Spagnuoli , ha scritto ancora contro alcuni italiani. In primo luogo, nè io nè gli Spagnuoli ci lamentiamo che il sig. abate abbia scritto contro alcuni autori Spagnuoli; anzi io stesso scrivo (tom, 1 pag. t(5): qualora si fossero contentati questi moderni scrittori di trovar dei difetti in alcuni scrittori Spagnuoli del secolo posteriore ad Augusto, e avessero di più preteso preferire Catullo a Marziale, Virgilio a Lucano, Cicerone a Seneca , avrebbero ancor trovato fra gli Spagnuoli appoggio alla loro censura. Aggiungo, che quando non avesse stimato l’abate Tiraboschi il farsi panegirista del carattere morale di Seneca, nessun Spagnuolo ne avrebbe fatto lamento. Ciò di cui ci dogliamo del sig. abate Tiraboschi, è la maniera con cui egli oscura la fama di Lucano , Marziale e Seneca, impiegando molte pagine in biasimarli, cercando tutte le strade di screditarli, dissimulando, o pretendendo di nessun valore quanto in favor di questi illustri Spagnuoli hanno scritto uomini di somma critica ed erudizione. Mostri, se può, il sig. abate Tiraboschi, ch’egli negli otto tomi della sua Storia usata abbia simil condotta con alcun autore italiano, o almeno con alcuno straniero. Come mai potrà egli scusare il lungo processo fatto contro il carattere morale di Seneca (torno a dire fuora di luogo e tempo), mentre non ha stimato il farlo a nessun altro, benchè non gli mancassero più sodi fondamenti per accusarli, di quelli che siano i testimoni su i quali fonda le accuse di Seneca? Come mai potrà scusare l’adoprar che ha fatto