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888 sia debitrice 1 Italia al cardina! Albornoz: ciò comincio a fare in fondo alla pag. 201, dove in poche righe manifesto lo splendore recato dal sì insigne cardinale all’università di Bologna colla fondazione del magnifico collegio di San Clemente degli Spagnuoli. Quindi passo a spiegare gli altri meriti del nostro cardinale verso gran parte deli’Italia 7 e comincio così: « In « questo luogo non posso non fare un a 1110« revol lamento colf abate Tiraboschi, e mollo ♦< più colf abate Bettinelli \ imperciocché dove

    • ci dipingono lo stato dell’Italia nel secolo xiv

u oppressa e tiranneggiata da tanti prepoten« ti, non si degnano tienimeli di nominare il <* grand’Egidio d1 Albornoz, che a costo d’iin• « mense fatiche liberò gran parte di essa dal« l’oppressione di quei tiranni, ed assicurò alla « Romana Chiesa 1 antico patrimonio *». Dov’ è eli1 io qui accusi 1’abate Tiraboschi di non aver fatta menzione nella sua Storia del celebre Cardinal Albornoz? Il lamentarmi ch’io giustamente fo, che il Tiraboschi dove ci dipinge lo stato dell’Italia del secolo xiv oppressa e tiranneggiata da’ prepotenti, non sì degni nemmen di nominare il grand Egidio di Albornoz. è lamentarmi che nella sua Storia non abbia fatta menzione il detto cardinale? Qui poteva io a ragion rinfacciare al sig. abate Tiraboschi ch’egli fa universale a tutta la sua Storia la proposizione da me ristretta ad un determinato passo di essa; vedeva egli però, che recata la mia accusa quale da me venne scritta , non poteva giammai convincerla di falsità. Ciò all1 oposlo gli riusciva sfigurandola come ha fatto.