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867 compose la Farsalia, ragion potentissima onde scusare i difetti che si scuoprono in questo poema, ed ammirare le molte bellezze che gli imparziali vi ammirano. Aggiugne poi parlando col suo corrispondente: Voi credete dì io non abbia punto accennata la giovenile età di Lucano, e i pregi di cui questo poeta fu adorno. Io non so cosa sia per credersi il detto signor corrispondente. So peraltro, che se vorrà fondarsi sulle riferite mie parole, non sarà obbligato a credere che il sig. abate Tiraboschi non abbia punto accennata la giovanile età. di Lucano; ma crederà bensì eh1 egli non abbia trovala nell1 età giovanile di Lucano ragion potentissima onde scusare i difetti che si scuoprono nella Farsalia, ed ammirare le molte bellezze che gì imparziali vi ammirano. Nè altro crederà il lodato sig. abate, benchè apra la Storia dell1 abate Tiraboschi, ed in essa legga (T II): nè voglio già io negare che Lucano fosse poeta di grande ingegno, che anzi ne’ difetti che noi veggiamo in lui, non cade se non chi abbia ingegno vivace e fervida fantasia. Ma oltrecchè egli era in età giovanile troppo ed immatura per ordire e condurre felicemente un poema, avvenne a lui prima che ad ogni altro (in ciò dì è poema epico) quello che avvenir suole dpoeti, ec. Dopo queste parole con invidiabile franchezza, quasichè dimostrata avesse la mia infedeltà, aggiunge: Poteva io toccare più chiaramente ciò che il sig. abate Lampillas si duole dì io non abbia toccato? (pag. 9). Ov’è qui, sig. abate, quella buona fede di cui ella mi accusava mancante? Dov’è ch’io mi dolga