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8(>o dove dico « che egli pretende che Lucano e «• Marziale siano i primi , i quali volendo es*. sere superiori a Virgilio e Catullo, abbando« uarono il dritto sentiero *>: non dico ch’egli pretenda che furono i soli, ma che furono i primi. Così pure nella pag. 240 scrive: che r abate Tiraboschi trova in Persio il difetto di voler avvantaggiarsi sopra i poeti del secol d’oro; e soggiungo: perche dunque non incolpa costui, come il primo (notisi ben quel primo), che recasse questo danno alla poesia , aggiungendo che il suo esempio fu ciecamente seguito da Lucano? e conchiudo col dire: ma non lo ha fatto, perchè Lucano dovea essere il primo a distogliersi dal dritto sentiero, volendo andare innanzi a Virgilio. in vista di ciò, come mai ha avuto ella coraggio di scrivere, eli’ io troncando il testo gli fo nominar solamente due poeti spagnuoli per persuadere a’ lettori che tutta ella attribuisce agli Spagnuoli la colpa della corruzione del buon gusto? E non avrò forse io maggior ragione di sclamare, ove è qui, sig. abate stimatissimo , la buona fede? e vi sarebbe chi credesse giammai, che in un passo dov’egli pretende convincermi di una grava infedeltà, se ne dovesse trovar un gruppo intiero da canto suo, ora dissimulando ciò ch’io in quel passo prendo a provare; ora troncando i miei periodi , levandone ciò che dimostra la mia buona fede; ora trasportando a diverso luogo le mie parole; e finalmente mettendomi in bocca ciò ch’egli non troverà giammai, benchè legga e