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85 a stimatissimo, e griderebbe: puerilità , fanciullaggini , stiracchiature, cavi Unzioni? Eppure il sig. abate dice, ho scritto; io però non dico, hanno scritto. Più giusta sarebbe l’accusa che m’intenta, se io, come egli pretende, spiegati avessi i suoi pregiudizii, alterandone in qualche modo il senso, e rendendogli ancora più odiosi. Così pretende ch’egli abbia esposto il suo sentimento intorno alla corruzione del buon gusto italiano diversamente, più dolcemente, con maggior cautela e maggior mitigazione di quello che sia stato da me sposto con queste parole; la dominante nazione spagnuola porta seco il contagio di cattivo gusto in genere di letteratura. E potrà lusingarsi di ciò persuadere ai suoi leggitori, mentre lor mette davanti agli occhi le espressioni con cui egli espone la sua riflessione? « La Toscana « (dice egli), ch’era più lontana degli Stati e « e di Napoli e di Lombardia da essi domina« ti, fu la men soggetta a queste alterazioni, « come se il contagio andasse perdendo la sua « forza, quanto più allontanavasi dalla sorgen«* le, onde traeva l’origine ». lo domando: ognuno che abbia occhi in fronte, non vede che la dominazione spagnuola in tali espressioni vien detta la sorgente, onde traeva l’origine il contagio del cattivo gusto? Ed è questa la maniera di esporre più dolcemente, con maggior cautela e mitigazione il suo sentimento? Non è molto più odioso al dominio spagnuolo il dipingerlo qual sorgente del cattivo gusto, che il dire che porta il cattivo gusto? Chiunque viene accusato di portare il contagio, può