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L’altra sorgente da me divisata è la colpevole ignoranza delle notizie letterarie di Spagna, dove distesamente affermo che non avrebbero giammai questi dotti scrittori parlato così svantaggiosamente della nostra letteratura, se avute avessero quelle notizie che su questo punto potevano illuminarli. Aggiungasi, che i loro detti poco onorevoli alla letteratura Spagnuola vengono sempre mai dichiarati da me pregiudizi e pregiudicate opinioniy senza che nemmen una volta siano da me qualificati con altre odiose espressioni, colle quali nella sua lettera dipinge costantemente il sig. abate Tiraboschi i miei sentimenti. Possono addursi più valevoli scuse a salvare la riputazione ed onore di questi scrittori? In fatti con queste sole non ha stimato il sig. abate Bettinelli mettersi a coperto di qualunque svantaggiosa idea che formar si potesse contro la sua onest’indole, mentre all’istesso tempo manifesta il sommo piacere che prova nel vedere illustrare le nostre lettere; mostrando con ciò non meno la giusta stima che ha della letteratura spagnuola, che l’amore sincero della verità? Il sig. abate Tiraboschi pare che non abbia stimato degno di sè il seguir questo esempio’ , e per giustificarsi ha creduto più opportuno il distendere una lettera niente più onorevole al buon nome della nostra letteratura di quello che lo sia la sua Storia. Se sia poi pregiudiziale anche alla propria riputazione del sig. abate Tiraboschi, lo decidano gli uomini imparziali e modesti. Quello Tiraboschi, Voi. XV. 20