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pruova abbastanza ch’egli era spagnuolo? E non l’ho io detto altrove (ivi) anche più chiaramente Alfonso re dt Aragona? E i grandi encomii che io ho fatti di quell’illustre sovrano, non bastano essi a mostrare ch’io sono ben lungi da que’ puerili pregiudizii che il sig. abate Lampillas mi attribuisce? Quanto più si avanza nella sua opera il signor abate Lampillas , tanto più sembra che gli si annebbino gli occhi, per non vedere nella mia Storia ciò che pur vi si legge da chiunque sa leggere. Egli dopo aver confutate le pruove colle quali io ho procurato di dimostrare che Gherando filosofo del secolo XII fu italiano, e non già spagnuolo (nè è qui luogo di esaminare s’ei le confuti a ragione) arreca diversi tratti, ne’ quali io ragiono del sapere di esso, e quindi conchiude par. 2, p. 165): chi non crederà leggendo questi bei tratti della Storia letteraria, che il gran Gherardo fosse un celebre Filosofo italiano, che arricchito in Italia con ogni genere di Filosofiche cognizioni, passò in ISpagna a far conoscere il suo valore , e che spargendo copiosi lumi di dottrina dissipò le tenebre che per molti secoli aveano ingombrato quel regno? Eppure bisogna sapere, che Gherardo, nel caso che sia stato Cremonese , fu un Italiano, che sul principio del secolo XII desideroso di coltivare gli studi filosofici , e vedendo che questi giacevano dimenticati in Italia per la mancanza de’ libri degli antichi filosofi, e sapendo che fra gli Ira hi di Spagna già da tre secoli fiorivano felicenumte la filosofa , la matematica , hi