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800 LIBRO del Correggio c di Guido Reni. L’aulor francese delle Vite de’ Pittori annovera tra quelli della scuola veneziana il fratel Andrea Pozzo Gesuita, di cui abbiamo altrove parlato-, ma ei dovrebbe anzi aver luogo nella lombarda, che suole unirsi colla bolognese, perciocchè in Milano, come si è detto, egli apprese gli elementi dell’arte. E non mancavano in fatti a quella città nel corso di questo secolo insigni pittori, come Pierfrancesco Mazzucchelli, detto il cavalier Morazzone, il cavalier Francesco Cairo, e prima di essi Cammillo e Giulio Cesare Procaccini, ed altri di questa famiglia colà trasportata da Bologna, ove erano stati discepoli de’ Carracci, de’ quali, e di altri pittori che in Milano fecer conoscere il lor valore, molte belle notizie ci somministra il chiarissimo P. abate Gallarati Olivetano nella sua Istruzione sulle opere di pittura, di scultura e d’architettura, che in quella città si conservano, e più ancora il sig. abate Carlo Bianconi nella sua Nuova Guida di Milano. Nè deesi tra’ pittori lombardi tacere Guglielmo Caccia, detto ilMonculvo dalla sua patria, luogo del territorio di Casale in Monferrato, che in Milano e più ancora in Pavia lasciò molte pruove dell’eccellenza del suo pennello, ed ebbe perciò f onore di essere ascritto nel 1610 alla cittadinanza di Pavia. Egli ebbe numerosa figliuolanza , e quattro figlie singolarmente che si rendettero monache, una delle quali detta Orsola Maddalena fu in quest’arte medesima imitatrice e seguace del padre. Questi morì in Moncalvo circa il principio