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ryG LIBRO Bologna, e fu anche ili Roma, ove lasciò diverse opere del suo pennello. Nè v’ebbe forse pittore che tanto dipingesse quanto il Guercino, perciocchè egli avea una singolare velocità nel disegnare e nel colorire i suoi quadri. Dopo la morte di Guido Reni, passò a soggiornare stabilmente in Bologna, ove anche morì nel 1666. Avea egli, dopo.essersi stabilito in Bologna, cambiata maniera e stile, lasciando l’energico e il forte, e prendendo un modo più delicato e soave j nel che però ei non fu ugualmente felice. Scolare de’ Carracci furono inoltre Bartolommeo Schedone modenese, uno de’ più valorosi imitatori del Correggio, che fu più anni al servigio della corte di Parma , ed ivi morì nel i(ìi5, in età di circa cinquantasei anni, afflitto , come dicesi, dal dolore di una gran perdita fatta al giuocoj Francesco Albani bolognese , nato nei condiscepolo e poi rivale di Guido, che visse fino al 1660, e in Bologna, in Roma, in Firenze lasciò molte celebri opere del suo pennello, e dal Passeri, il quale ne ha scritta la Vita, vien difeso contro le taccie che da alcuni gli si oppongono, e annoverato per ogni riguardo tra’ più illustri pittori (p. 295 , ec.); Leonello Spada, Gianfrancesco Grimaldi soprannomato il Bolognese, Jacopo Cavedone da Sassolo, che fu dapprima sì illustre pittore, che alcuni de’ suoi quadri furon creduti opera di Annibale Carracci , ma poscia o per alcune domestiche sventure, o per una infermità che ne consumò gli spiriti, cadde talmente di pregio, che fu ridotto a dipingere le tavolette votive, e a vivere di