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TF.RZO ■jSj) d’architetto della fabbrica di S. Pietro*, e più altre fabbriche in Roma e altrove furon da lui disegnate, come si può vedere dal lungo catalogo che il Baldinucci ha aggiunto alla Vita di questo celebre professore, ove si annoverano i busti e le statue di marmo e di metallo da lui lavorate, e le altre opere d1 architettura da lui disegnate. Ei visse fin quasi agli ottantadue anni, a compiere i quali mancavangli nove giorni soli, quando una lenta febbre, e poscia un colpo d’apoplesia, il tolse la vita a’ 28 di novembre del 1680. III. L’arte dell’intaglio in rame ebbe pari- (minienti in Italia alcuni celebri professori, e di ra.».*.’ tre fra essi fa il Baldinucci distinta menzione. Il primo di essi è Antonio Tempesta (Cominciam, e progr. dettarle d intagliare., p. (68, ed. Fir. 1767) di patria fiorentino, e scolaro di Santi di Tito. Ei fu valoroso non meno nell’intagliare che nel dipingere *, ma nella prima di queste arti fu in singolar modo stimato, e la cacce e le fiere singolarmente da lui intagliate ad acqua forte sono tuttora famose. Ei visse lungamente in Roma, ove si era recato fin da’ tempi di Gregorio XIII *, ed ivi ancora morì in età di circa scltantacinque anni, a’ 5 d* agosto del i63o. Stefano della Bella fiorentino, nato nel 1610, è il secondo tra’ celebri intagliatori, le Vite de’ quali dal Baldinucci sono state descritte (ivi, p. 139). Egli ancora fu qualche tempo in Roma , ma poscia per desiderio di miglior sorte passò in Francia , ove fra le carte che disegnò ed incise, furon celebri quella dell’assedio di Arras e di quello di S. Omer. Grande perciò