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726 unno accolti, invogliò molti altri a seguirne le orme, e a coltivare questo nuovo genere (di poesia. Ma, come suole avvenire, fra molti che il tentarono, pochi vi riuscirono felicemente. I più famosi tra tali poemi sono il Malmantile racqui. stato e il Torracchione desolato. Del primo, che fu pubblicato la prima volta in Finaro nel 1676 sotto nome di Perlone Zipoli, fu autore Lorenzo Lippi fiorentino, pittore di professione, morto in età di cinquantott’anni nel il cui poema però non si può leggere con piacere, se non da chi intende i proverbii e i riboboli fiorentini, di cui tutto è pieno, e che perciò ha avuto bisogno di essere comentato prima da Paolo Minucci sotto il nome di Puccio Lamoni, poscia dal canonico Antonmaria Biscioni e dall1 ab. Àntonmaria Salvini. Del secondo fu autore Bartolommeo Corsini natio di Barberino in Mugello , e autore ancora di una traduzion d’Anacreonte. Ma esso non è stato stampato che l’anno 1768 in Parigi colla data di Londra, aggiuntevi alcune poche notizie della vita dell’autore. A questi possiamo aggiugnere un altro poema che, benché»non mai pubblicato, corre nondimeno per le mani di molti, ed è riputato un de’ più felici in tal genere, cioè il Capitolo de’ Frati del P. Sebastiano Chiesa della Compagnia di Gesù, di patria reggiano, e morto in Novellara verso la fine del secolo, di cui più altre opere, singolarmente drammatiche, accenna il Quadrio (t. 2,p. 328; t. 4, p• 91J t. 5, p. 106; t. 6, p. 72.3), che parimenti si giacciono inedite.