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rj’2 LIBRO tra l’aprile e l’ottobre del 1611. e aggiugne che alcuni cavalieri e prelati, che allor viveano ne posson far fede. Anzi lo stesso Tassoni, in una lettera premessa all’edizione di Ronciglio, ne, dice di averlo composto una state nella sua gioventù, il che vorrebbe direprima dei 1611 nel qual anno ei contava quarantasei di età. Ma il dottor Barotti crede che così affermasse il Tassoni, perchè temeva che gli si potesse fare un rimprovero di avere in età avanzata scritto un sì scherzevol poema, e crede ancora che nella lettera del Salviani, in vece del 1611 debba leggersi il 1 Gì4- Checchessia di ciò, è certo che fin dal 1615 avea il Tassoni compiuto il suo poema, benchè poscia vi aggiugnesse due canti j che nel 1616 cominciò a trattarsi di darlo alle stampe, benchè ciò non si eseguisse che nel 1622, e che frattanto ne correano per le mani di molti copie a penna. Tutto ciò compruovasi dal Barotti con autentici documenti, e colle lettere del Tassoni medesimo e di altri a lui scritte. E una fra le altre ne abbiam del Tassoni, scritta a’ 28 di aprile del i(ìi8, in cui mostra la sua premura che La Secchia rapita venisse presto alla luce, perchè avea udito che ’l Bracciolini da Pistoja s’era messo a fare aneli egli un Poema a concorrenza, il qual di fatto, come si è detto, in quell’anno medesimo fu stampato. È certo dunque che il poema del Bracciolini fu stampato quattro anni prima di quel del.Tassoni; ma è. certo ancora che il Tassoni avea compiuto il suo nove anni prima che si pubblicasse, e quattro anni prima che Lo Scherno degli Dei