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TERZO nai inedite, delle quali fa menzione il Muratori, e differendo ad altro luogo il trattare delle Annotazioni sul Vocabolario della Crusca a lui attribuite. Ma ora dobbiam dire di quella per cui egli è celebre singolarmente, cioè della Secchia rapita. Oltre ciò che intorno alla sto,-ia di questo poema rac< onta il Muratori nella Vita del poeta, più minute notizie ancora ne abbiamo nella prefazione dal ch. dottor Giannandrea Barotti premessa alla magnifica edizione fattane in Modena nel 1744 ove diligentemente espone quando il Tassoni si accingesse a comporlo, come per più anni se ne tentasse più volte inutilmente la stampa in Modena, in Padova e altrove; come finalmente fosse esso la prima volta stampato in Parigi nel 1622, e ristampato colla medesima data nell’anno stesso a Venezia; come per ordine del pontefice dovesse il Tassoni toglierne e cambiarne qualche espressione, e così corretto il poema uscisse di nuovo a luce in Roma nel 1624 colla data di Ronciglione; e come poscia se ne facessero più altre edizioni. Tutto ciò si può vedere nella suddetta prefazione esattamente narrato, Io mi arresterò solo alquanto sulla gara di precedenza tra La Secchia rapita e Lo Scherno degli Dei del Bracciolini. Questo fu pubblicato la prima volta in Firenze nel 1618, cioè quattro anni prima di quello del Tassoni; ma il Tassoni già da molti anni prima l’avea composto. Gasparo Salviani, che è nome supposto dello stesso Tassoni, in una lettera da lui scritta a quei tempi, ma pubblicata solo innanzi all’accennata edizion modenese, afferma ch’egli lo scrisse