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7 14 LIBRO xx. XX. Il genere di poema, in cui l’Italia ci AfcSipni in questo secolo additare eccellenti seritiiusoui. tori, è l’eroico-comico. Qualche saggio erasene già veduto nel secolo precedente in alcune opere di Betto Arrighi, di Girolamo Amelunghi, di Antonfrancesco Grazzini e di altri che si accennan dal Quadrio (l. cit. p. 724), le cui opere nondimeno non posson veramente dirsi poemi di questo genere. La gloria di condurli a quella perfezione di cui sono capaci, o più veramente di esserne i primi inventori, era riserbata a due leggiadri e vivaci ingegni di questo secolo , cioè ad Alessandro Tassoni modenese e a Francesco Bracciolini pistoiese, i quali conteser tra loro del primato di questa invenzione. La Vita del primo è stata sì ampiamente e sì esattamente illustrata dal Muratori, eli1 io posso spedirmene in breve, accennando solo le più importanti notizie da lui comprovate con autorevoli testimonianze e con autentici documenti (a). In Modena di antica e nobil famiglia nacque a1 28 di settembre del i5G5 Alessandro Tassoni, tìglio di Bernardino e di Gismonda Pelliciari. Privo de1 genitori in età fanciullesca, notizia, die dalle Opere del Redi stampate in Napoli net 1778 (t. 6, p. 191), ove s’indica la Buda liberata poema eroico di Federigo Nomi (di cui rammenteremo altrove le Satire), dedicato ali7 ili. sig. Bah Gregorio Redi: in Fenczia, presso Girolamo Albrizzi, 1703, in 1 o..° (a) Nella Biblioteca modenese ho avuta la sorte di dar più altre notizie intorno alla vita e alle opere del Tassoni, che finora si erano ignorate, e di pubblicarne ancora parecchie lettere inedite (t. 5, p. 180, ec.).