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70O LIBRO campagne dell’Abruzzo, P altro dalle montaci,e sanesi, comparvero tutto in un colpo poeti volsero a loro l’ammirazione di Roma e di Fi renze. 11 primo fu Benedetto di Virgilio nato nel 1602 in Villa Barbarea nell’Abbruzzo, prima pastore, poscia bifolco nelle tenute che nella Puglia aveano i Gesuiti del Collegio romano Avendo appreso a leggere e a scrivere, nelf ore che gli rimanevano libere da’ suoi lavori cominciò a prendere tra le mani 1’ \riosto, il Sannazzaro, il Tasso ed altri poeti. Al leggerli gli parve che potesse esser poeta egli pure. Cominciò a far versi all’improvviso, e i versi sì felicemente gli venivano fatti, die nompaqo di brindisi o di canzonette, si accinse a scrivere un poema. Avea dai suoi padroni appresa la Vita di S. Ignazio, ed ei la prese a soggetto del suo lavoro. Questo poema fu pubblicato la prima volta in Trani nel 1647, ed egli poscia il ritoccò e corresse più volte, e rifattolo quasi di nuovo, il ridusse a undici canti, e così il diè in luce nel 1660. Il padre. Vincenzo Carrafa generale dei Gesuiti il trasse a Roma, perchè avesse più agio di coltivare gli studi; e il pontefice Alessandro VII, conosciutone il raro talento , gli assegnò onorevole provvisione, gli diè stanza nel Vaticano, e creollo ancora cavaliere di Cristo. Più altri poemi scrisse e pubblicò egli poscia , cioè il Saverio Apostolo delle Indie in ventun canti, la l ita del Beato Luigi Gonzaga in 207 stanze in sesta rima, e La Grazia trionfante, o l Immacolata Concezione. Anzi l’Eritreo, a cui dobbiamo in gran parte queste notizie (Epist. ad Eutych. t. 2, p. lo-j;