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TERZO -Jo3 virtù «Iella medesima si leggono presso mille autori sì italiani che stranieri, ci dispensano jal clinic lungamente. E certo era cosa ammirabile il vedere una giovane damigella possedere non solo le lingue italiana, spagnuola, francese e latina, ma la greca ancora e l’ebraica, e avere innoltre qualche cognizion dell’arabica, comporre poesie, e cantarle ella stessa, accompagnando maestrevolmente il canto col suono, parlar dottamente delle più astruse questioni della filosofia, della matematica, dell’astronomia , della musica e della teologia , e perciò onorata della laurea con solennissima pompa nel duomo di Padova nel 1678. Questa in una donna sì rara e sì ammirabile erudizione riceveva in Elena un più illustre ornamento da una non meno rara ed ammirabil pietà, per cui avendo in età di soli undici anni fatto voto di castità, ricusò poscia costantemente ogni più onorevol partito che vennele offerto, nè volle valersi della dispensa suo malgrado ottenutale dal suo voto; anzi bramò di rendersi Religiosa, ed avendo finalmente ceduto alle preghiere dell’amantissimo suo genitore, volle almeno nella paterna sua casa vestir l’abito delle monache dell’Ordine di S. Benedetto, e osservarne, come meglio poteva, le leggi. Sparsa perciò la fama del sapere e delle virtù di Elena in ogni parte d’Europa, non v’era gran personaggio che venisse in Italia, e non cercasse di conoscerla di presenza, e grandi furono singolarmente i contrassegni di onore c di stima clic ella ricevette nel 1680 dal Cardinal d’Estrèes, eh e volle far pruova se veri erano i pregi che ad essa Tiradoschi, Voi XV. 11