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6l)8 LIBRO v. XV. Il secondo de’ due poeti or mentovati ’00,° cioè l’avvocata Zappi, ebbe a sua patria Imola ove quella famiglia ha luogo tra le nobili, e fu allevato in Bologna nel collegio Mori tal to, ove nelle lettere e nelle scienze fece sì rapidi e sì maravigliosi progressi, che in età di soli tredici anni vi ricevette la laurea. Passò indi a Roma per esercitarvi la profession di avvocato, in cui si occupò finchè ebbe vita, ed ebbe in premio del suo molto saper nelle leggi le cariche di assessore nel tribunale dell’Agricoltura, e di fiscale in quello delle Strade. Ma lo studio prediletto del Zappi era quello della volgar poesia, nella quale sì felicemente scriveva, che i componimenti di esso erano altamente ammirati e applauditi nelle letterarie adunanze alle quali egli interveniva. Fu uno de’ fondatori del1 Arcadia, la quale non poco dovette a lui della fama che presto ottenne. Frequentò ancora f Accademia de’ Concilii fondata nel collegio De Propaganda, e vi lesse più volte erudite dissertazioni su diversi argomenti di storia e disciplina ecclesiastica. Prese a sua moglie Faustina figlia del celebre cavalier Maratti, la quale, come nelle virtù, così ancor nel talento di poetare, gareggiò col marito, e più anni poscia gli sopravvisse. Caro ai più ragguardevoli personaggi, e singolarmente al pontefice Clemente XI, e amato da tutti i dotti non sol di Roma e dell’Italia, ma dagli stranieri ancora, che il conoscevan per fama, godeva il più dolce frutto che da’ suoi studi bramar potesse, quando un’immatura morte il venne a rapire in età di soli cinqanladue anni, a’ 30 di luglio del 1719. Non molte