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G’jG LIBRO preparar metalli, ma una canzone sulla nascita del Delfino , come pruova il conte Mazzucchelli (Scritt. ital. t.1, par. 1, p. 104, ec.) che un esatto articolo ci ha dato intorno a questo poeta, quel cardinale gli inviò in dono una collana d’oro del valor, come dicesi, di mille scudi (a). Gli ultimi anni della sua vita passò l’Achillini in una sua villa detta il Sasso, e ivi in età di sessantasei anni finì di vivere al primo di ottobre del i(34o. Le lodi con cui il veggiamo onorato da quasi tutti gli scrittori di que’ tempi , son pruova del gusto che allor regnava: e mi spiace di vedere tra gli ammiratori dell’Achillini anche il Cardinal Bentivoglio, che il fu ancor del Marini. Ma gli elogi allor ricevuti son ben compensati dall1 abbandono in cui or se ne giacciono le opere. Di queste ci dà il catalogo il suddetto scrittore, e quasi tutte appartengono alla poesia italiana, niuna ve n’ha in cui tratti della giurisprudenza, che fu pure l’ordinaria sua professione, per cui anche fu applauditissimo. Girolamo Preti, di cui abbiamo l’elogio nelle Memorie de’ Gelati (p. iy3), e (a) Poco esatto è sialo il sig. aliate Arteaga nel ragionare di questo fatto, perciocché parlando di Luigi XIV, dice: la munificenza di un Sovrano che pagava con quattordici mila scudi un pessimo Sonctlo di Claudio A chi/lini (Rivoluz. del Teatro music. ital. t. , p. 16). Non fu Luigi XIV, ma il Cardinal «li Richelieu a nome di Luigi XIII, die premiò 1’Achillini. Non li» un sonetto, ma la canzone da me qui accennata, che gli ottenne quel premio. 1£ il premio non fu del valore di quattordicimila, ma solo, come diccsi comunemente, di mille scudi.