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TERZO ()(»; in confronto delle altre, e nacque all1 occasion (Ji un sonetto dal! Marini composto in lode di un poemetto di Rafaello Rabbia sopra Santa Maria Egiziaca, in cui egli prese un solenne granchio confondendo il leone da Ercole ucciso colf idra lernpaj oggetto, a dir vero, di troppo lieve momento, perchè si dovesser per esso pubblicar tanti libri, quanti allora ne uscirono, altri contro, altri a favor del Marini, il cui principal difensore fu il co. Lodovico J esauro da noi nominato nella storia del secolo precedente La serie de’ libri in tal occasion pubblicati si può vedere presso il Crescimbeni (Stor. (della volg" poes. p. 354, ed. Hom. i6i)8) e presso il Quadrio (Stor. della Poesia, t. 2, p. 283). Assai più aspra fu la contesa eli* egli ebbe in Torino con Gasparo Murtola genovese, segretario del duca Carlo Emanuele. Il Marini recatosi, come si è detto, a Torino col Cardinal Aldobrandini, ottenne tal grazia presso quel principe, singolarmente col panegirico in onor di esso da lui composto, che questi lo ascrisse all’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, e fermollo alla sua corte collo stesso carattere di segretario. Il Murtola che credeva di non aver pari nel poetare, e che allora stava per pubblicare il suo poema del Mondo creato, che infatti uscì alla luce in Venezia nel 1608, non potè veder con buon occhio il favor del Marini. Quindi motti satirici e poscia sonetti delI uno contro dell’altro , e la Murtoleide e la Marineide, e altri infami libelli dati alle stampe, con cui questi due poeti si vennero arrabbiatamente mordendo per lungo tempo nel 1808