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638 LIBRO a più grande o a più vasto argomento rivolsero le loro fatiche. Nè io proporrò , come opera scritta con buona critica, 1 Austria Anicia di don Cipriano de’ Conti Boselli monaco Oli votano (Mazzucch. Scritt. it. t. 2,par. 3,p. 18:18), nè alcune opere che generalmente trattano delle famiglie nobili italiane, e che non sono comunemente nè molto esatte, nè molto erudite, quali son quelle di Flaminio Rossi-, di Lattanzio Bianchi, di Francesco Zazzera, di Giampietro de’ Crescenzi. Migliori sono le Storie genealogiche delle famiglie di alcune particolari città. Quelle della città e del regno di Napoli furono assai bene illustrate da Carlo de Lellis, la cui opera in tre tomi fu stampata nella stessa città dal 1604 1671. E benchè in essa si veggan talvolta adottate alcune di quelle antichissime genealogie che ora eccitan le risa de’ critici, 1 uso nondimeno eli* ei fa «lt Reggio, formata dal celebre abate Barchini, perchè nè il co. Mazzocchelli, nè monsignor Fabroni, nè alcun altro di quelli che di lui hanno scrìtto, ne ha fatta menzione: essa ha per titolo: Pruove del Giuspatroimlo della Chiesa Parrocchiale o Priorato di S. Giacomo Maggiore della Città di Reggio spettante alla Casa Taccoli , c della discendenza de1 Compadroni della medesima Chiesa, disposte e digerite dal fu Reverendissimo Padre D. Benedetto Bacchitii, ec. hi Modena, pel Soliani, 1725 -, fol. Non è però che tutto questo voluminoso tomo sia opera del P. Bacchili! , perciocché più cose vi aggiunse il co. Niccolò Taccoli, da cui P opera fu poscia continuata. Ma egli ne raccolse in gran parte i documenti, e ne formò gli alberi, coinè si raccogli^ da alcune sue lettere prendesse all’opera stessa.