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mimo -3 avvenire, frutto di questa contesa è stato il rischiarar la storia di quest’accademia, singolarmente per la diligenza dello scrittor modenese , il quale molti monumenti ha prodotti che spargon gran luce nella storia letteraria di quel secolo. L’anno i(>o3 a’ 17 d’agosto fu dato a quest’accademia felice cominciamento, e fu essa detta de’ Lincei, perchè gli accademici presero a loro simbolo un lince, a spiegar l’acutezza con cui si eran prefissi di osservare e di studiar la natura. Benchè il principale loro oggetto fosser le scienze matematiche e filosofiche, non trascuravan!! però l’amena letteratura e gli studi poetici: Philosophos suos desiderat , dice Giovanni Fabro da Bamberga nelle Prescrizioni ossia Leggi de’ Lincei pubblicate in Roma (t. 1, p. 99)) nel 1624 ad rerum ipsissimarum cognitionem tendentes disciplinis naturalibis praesertim ac mathematicis, non neglectis interini amoeniorum AI usarum et philologiae t ornamentis, ut quae ad instar elega 11tissimae vestis reliquum totum scientiarum corpus condecorent, idque eo industria magis, quo ile relinqui pluries hae consueverunt, quia minus studiosis lucriparae existimentur. Ma poichè. come si è accennato, lo studio della natura fu il principale oggetto delle radunanze de’ Lincei, noi ci riserbi a ino a parlarne più stesamente, ove degli studi filosofici e matematici si dovrà ragionare. XI. Io passo sotto silenzio molte altre accademie romane che dal Quadrio si annoverano, come quelle de’ Partenii, de’ Malinconici , degl’Intricati, degli Uniformi , dei Delfici , de’