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primo (53 nazioni uè sarebbe stato conosciuto ed onorato il nome. Ed egli se or ritornasse in vita , si piacerebbe di non essere stato infelice profeta. La seconda fu quella di Parma , che istituita già, come a suo luogo si è detto, t. 6, par. 1) al principio del secolo xv da Niccolò III, marchese di Ferrara e signore allora di quella città, e venuta poi meno, dal duca Ranuccio fu rinnovata l’anno 1600, e da ogni parte invitati vi furono celebri professori, e allettati con tali stipendii, che Sforza degli Oddi celebre giureconsulto perugino , il quale allora era primario professore di Diritto civile in Padova, collo stipendio di mille ducati, non credette di provveder male a se stesso, abbandonando quella cattedra, per passare a quella di Parma (Facciol. Fasti Gymn. patav. pars 3, p. 135), ove poscia finì di vivere l’anno 1611, come altrove abbiamo osservato (t. 7, par. 2, c. 4»§ xtx). YU. Io non parlerò qui stesamente delle altre pubbliche scuole in molte città d’Italia, le quali furono comunemente affidate a’ Religiosi della Compagnia di Gesù, benchè in più luoghi le avessero ancora i Chierici regolari della Congregazion di S. Paolo, detti Barnabiti, e que’ della Congregazion di Somasca, e que’ delle Scuole Pie; i quali tutti con sollecito zelo si adoperavano ad ammaestrare la gioventù all’istruzion loro raccomandata nelle lettere non meno che nella religione. A che gioverebbe eli’ io qui venissi annoverando distintamente in quali città fossero essi introdotti , con quali esercizii coltivassero i loro scolari, qual frutto ne raccogliessero? Benchè tali scuole vii. Scuoti* j’ii1liliihr «Je1 nnwri.