Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/506

494 ^ libro nel i<>44, dopo aver pubblicato soltanto un compendio dell’Introduzione alle Istituzioni insieme con un I fallalo del modo di studiare l’uno e l’altro diritto, oltre alcune opere inedite che si accennano dall’Argelati (Bibl. Script mediol. t. 2 , pars i, />. 7 63, ec.)• Bartolommeo Chesio giureconsulto pisano, e autor di due opere, una intitolata Interpretationes Juris, stampata in Firenze nel 1650 e ristampata più altre volte, l’altra Differenti ac Juris, pubblicata in Pisa nel 1665, è sembrato degno all’Eineccio di essere ricordato tra’ pochi giureconsulti che in questo secolo seppero volgere l’erudizione a rischiarare le leggi, ed ei ne ha perciò fatto l’elogio, in cui però si duole che poco conosciuta ne sia la vita (Op. t. 3 , ed. genev. 1748, p- 332, ec.) (a). Due cardinali si distinse!* fra gli alili per la profonda loro dottrina nel diritto canonico, Francesco Maria Brancacci napoletano morto in età di 83 anni nel iBjS, c Francesco Albizzi da Cesena che giunse a’ 91 anni ili età, e fini di vivere nel if>84- De’ gradi pe* quali essi giunsero alf onor della porpora , delle dignità da lor sostenute e delle opere da lor pubblicate, paria esattamente il co. Mnzzuccbelli (Scrilt. ital. t. a, (a) Gio. Filippo Prati giureconsulto alessandrino fu uomo assai rinomato nella sua patria, e molte opere mss. se ne conservano ivi presso i marchesi Prati da lui discendenti. Ma non se ne ha alle stampe che un Consulto latino ivi pubblicato nel 1620 all’occasione di un progetto fatto dal dottor Francesco Guasco di un nuovo Ordine equestre, i cui socii doveano essere sparsi per tutto il mondo.