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49° libro chirurghi ne han conosciuto il pregio. Ei siegue poscia a riferire alcune delle più importanti riflessioni che sulla cura delle ferite fa il Magatti; e avverte che molte di esse sono state da’ moderni chirurghi proposte come loro scoperte; mentre pur esse si trovano anche più minutamente spiegate nell’opera di questo scrittore. Fra gli altri il chirurgo Francesco Agostino Belloste al principio del nostro secolo ha fatto un grand’uso delle riflessioni del Magatti, il! cui nome egli accenna soltanto nella sua prefazione, e ciò diede* occasione al medico Dionigi Andrea Sancassani da Sassolo di stampare il suo libro intitolato Lume all’Occhio, in cui scuopre quanto il Belloste si fosse arricchito delle spoglie del chirurgo scandianese. Un altro chirurgo francese, cioè il Sennert, prese a confutare l’opera del Magatti , e a lui perciò rispose Giambattista Magatti fratello di Cesare medico di professione. Ma il Sancassani vuole ch’esso fosse lavoro dello stesso Cesare, e che questi, essendo allor cappuccino, pubblicasse il libro sotto il nome di suo fratello. Di Giambattista si ha alle stampe un tomo di Considerazioni mediche scritte in latino e pubblicato in Bologna nel 1637, col titolo di tomo I, e l’autore infatti promettevane altri due, che poi non vider la luce; e forse son quelli che conservansi mss. in questa biblioteca Estense, ma attribuiti a Prospero nominato poc’anzi , di cui pure abbiamo qui diciotto volumi mss. intitolati Phantasmata medica et philosophica, e# quasi altrettanti di altre opere appartenenti a medicina, oltre alcune dissertazioni mediche