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36 LIBRO eruditi, o la lettura de’ libri, al qual fine, anche allor quando passava alla villeggiatura , seco portava una scelta biblioteca di antichi storici e poeti latini, e di essi forma vasi il più pregevole passatempo. Di tutte le quali cose, da me sol brevemente accennate, si posson vedere più diffuse notizie presso il Muratori (.Antich. Est. t. 2, c. 16, 17, 18), e noi ancora dovremo poscia altre volte farne menzione. Vili. I duchi di Parma diverse ed illustri prove diedero nel corso di questo secolo della generosa loro sollecitudine nel fomentare gli studi; e ne vedremo le principali nel ragionar delle biblioteche e de’ musei di antichità. Una sola ne accennerò io a questo luogo, cioè il magnifico teatro, che tuttora ivi si vede, di cui non v’ha forse il più superbo in Europa, e che più s’accosti alla forma degli antichi teatri, perciocchè tutte vi si veggono le parti che li componevano, l’orchestra semiellittica, i gradi, le recinzioni, i vomitorii, il poggio, il colonnato superiore, tutto secondo le idee dagli antichi scrittori tramandateci. Il duca Ranuccio I Farnese ne fu l’autore, e ne fa testimonianza l’iscrizione sovrapposta al proscenio nel basamento dell’arma Farnese: Bellona ac Musis Theatrum Raynutius Farnesius Parmae ac Placencia Dux IV, Castri V, augusta magnificentia aperuit anno 1619. E Giambattista Aleotti. dal luogo della sua patria soprannomato l’Argenta, di cui altrove dovrem trattare, 1 ne fu l’architetto che, accintosi a questa grand’opera nel 1618, in un anno solo le diè