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secondo ,<51 fatte varie scoperte, che il Peyer, il Graaf il Licutaud hanno poi credute lor proprie (u). Ei fu gran promotore di quella eli’ ci chiama medicina efficace, su cui pubblicò anche un1 opera, cioè di quella che si fa col fuoco e col ferro, e la prima singolarmente voleasi da lui adoperare quasi ad ogni occasione^ del che io credo che non molto grado gli sapessero i suoi infermi. Cecilio Folio o Fuoli modenese, o anzi da Fanano sull’Alpi di Modena, medico e professore d’anatomia in Venezia, e onorato ivi delle divise di cavaliere, fece nuove riflessioni sulle vene lattee dell’Aselli scoperte (e pare, come osserva M. Portal (l. cit p). 549)), ch’egli abbia conosciuti i vasi linfatici), diede una nuova ed esatta descrizion dell’orecchio, e una nuova sua opinione sulla generazione e sull’uso della pinguedine. Il suddetto scrittore ci dà il catalogo delle opere da lui pubblicate circa il 1640; e benchè rilevi alcuni errori ne’ quali è caduto, lo annovera però tra’ più ingegnosi e più esatti anatomici (ò). Lo stesso egli fa riguardo a Domenico Marchetti (t. 3, p. 16, ec.) padovano , professore di anatomia e di medicina in quella università, scolaro e successore (a) Fra le opere del Severino vuoisi rammentare singolarmente quella De Piscium respi rottone , nella quale egli molto dottamente e da valoroso anatomico mostra per qual modo anche i pesci respirino. Veggast ciò che intorno a quest’opera ha scritto il sig. Tommaso Ilarbi eri (Notiz. de Mote in. e Filos. napol. p. i3i, ec.). (b) Più distinte notizie del Folio, a cui dec»i ancora l’erezione del Teatro auatomico in Venezia , si suno date nella Biblioteca modenese (t. 1, p. 311, ec.).