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4^0 LIBRO musicale strumento da lui nominato sambuca lincea, composto di 50 corde, e ne diè la descrizione in un libro italiano dal nome di essa intitolato e stampato in Napoli nel 1618. Scrisse egli innoltre un Commento sopra le Macchine spiritali di Erone Alessandrino, che non è mai stato stampato, ma conservasene un codice a penna nella libreria Nani in Venezia, e il chiarissimo sig. don Jacopo Morelli ne ha pubblicata la prefazione (Codici mss. della Libr. Nani, p. 18). Pare che negli ultimi anni di sua vita ei ricadesse nel male a cui era stato nei primi soggetto, e che fosse perciò costretto a cessar dagli studi; perciocchè, comunque sembri ch’ei vivesse fino all’età di 80 anni, di lui però dopo il 1630 non trovasi memoria alcuna. Io non riferirò gli elogi che del Colonna han fatto molti scrittori. Basti per tutti quello del Boerahave, giudice ben esperto in decidere delle opere di tal materia. Quicumque, dice (Method. discendi Medic, pars 4, § 8), historiam antiquitatis plantarum scire vult, legat opera Fabii Columnae, qui vix habet simi lem, se<l quidem ìmitatores. IV. Francesco Stelluti, natio di Fabbriano, è il terzo degli Accademici Lincei che voglion qui essere nominati. Ei fu ascritto nel i(k>3 a questa Accademia, quando non contava che 26 anni di età, e nel 1612 ne fu dichiarato proccurator generale. Ebbe parte egli pure nelf edizione della Storia naturale del Messico, e pubblicò innoltre in Roma nel 1635 un trattato Del Legno fossile minerale, illustrando più ampiamente ciò che dal principe Cesi era già stato